Attrito di primo distacco e sua compensazione

La coppia frenante dovuta agli attriti si può esprimere con Cat = Co + Kat·W , dove Co è la coppia di attrito di primo distacco. Pur essendo gli attriti molto bassi (infatti l'equipaggio mobile è costituito da un disco leggero di alluminio) si deve tuttavia provvedere a compensare la coppia di attrito di primo distacco mediante una opportuna coppia ausiliaria (se così non si facesse, il disco non si metterebbe in rotazione fin tanto che la coppia motrice principale non supererebbe il valore Co, ed in tal modo non sarebbe registrata una energia che invece è stata consumata).

Siccome la coppia ausiliaria deve essere presente quando ancora è nulla la potenza attiva al carico, si dovrà generare la coppia ausiliaria sfruttando l'elettromagnete voltmetrico che si trova sempre sotto tensione.

Uno dei metodi impiegati consiste nel deviare una piccola parte F'v del flusso voltmetrico Fv in modo tale che intersechi il disco in una posizione diversa rispetto a quella che compete alla maggior quantità F''v di flusso. Se il flusso deviato F'v percorre una parte di ferro dolce massiccia (ad esempio il corpo di una vite affogata dentro alla espansione polare laminata) esso sarà sede di perdite specifiche nel ferro più elevate che non quelle relative al flusso F''v e quindi sarà più sfasato rispetto Iv. Da ciò consegue che i due flussi F'v e F''v saranno fra di loro sfasati e quindi daranno luogo ad una coppia motrice ausiliaria Caus = Kaus·F'v·F''v·sen(a).

Regolando la profondità della vite si regola l'intensità della coppia ausiliaria.

Per evitare che il disco, una volta messo in rotazione, continui a ruotare anche quando torna ad annullarsi la potenza al carico, esso viene munito di una banderuola di arresto in ferro che induce il disco stesso ad arrestarsi quando la banderuola passa di fronte al magnete permanente (a causa della leggera attrazione esercitata dal magnete permanente sulla banderuola).

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