Rilievo sperimentale della curva degli errori

E' necessario per verificare la taratura del contatore e dovrà essere l'errore percentuale contenuto nella fascia individuata dalle prescrizioni CEI sui limiti di errore. La verifica si può fare per confronto diretto con un contatore campione oppure mediante wattmetro e cronometro. Di solito si adotta il contatore campione quando si intende procedere alla verifica senza distaccare il contatore sotto esame dal suo carico reale, si utilizzano invece wattmetro e cronometro quando il contatore sotto esame può essere trasportato in un laboratorio ove sarà sottoposto ad un carico fittizio.

In ogni caso quella che si ottiene è la curva dell'errore relativo in funzione della corrente di linea.

In un contatore correttamente tarato per valori di corrente paragonabili alla corrente di base, in assenza del dispositivo di correzione dell'errore dovuto all'attrito di primo distacco si avrebbe un errore per difetto enorme ai bassi carichi.

Sempre in un contatore ben tarato per i carichi intermedi, in assenza di dispositivi di correzione adeguati si avrebbe ai carichi prossimi alla massima corrente un errore per difetto enorme a causa dell'effetto frenante sul disco che l'elettromagnete amperometrico sviluppa (ben superiore all'effetto frenante desiderato prodotto dal magnete permanente) :


Il dispositivo di compensazione degli errori ai bassi carichi lo abbiamo già visto (è lo stesso che seve a sviluppare la coppia ausiliaria per vincere l'attrito di primo distacco).

Per quanto riguarda il dispositivo di compensazione degli errori ai carichi elevati basti sapere che si tratta di un derivatore di flusso magnetico posto sul nucleo dell'elettromagnete amperometrico la cui azione è tanto più intensa quanto più è elevata la corrente di carico.

Per tarare il contatore ai carichi intermedi si interviene invece sulla posizione dei poli del magnete permanente rispetto al centro di rotazione del disco. Infatti allontanando i poli dal centro aumenta il braccio della coppia frenante e quindi aumenta la coppia frenante stessa e con ciò si trasla verso il basso la curva degli errori, mentre se si avvicinano i poli al centro si riduce la coppia frenante e quindi si trasla verso l'alto la curva degli errori. La posizione più conveniente per il magnete permanente è quella che permette di avere la curva degli errori contenuta nella fascia prescritta dalle norme CEI il tutto l'intervallo dei carichi intermedi.

Contatori ad induzione
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