Generalità

L’analisi ed il progetto dei sistemi di controllo retroazionati (che si studierà nella materia Sistemi Automatici) prevede ovviamente lo studio del comportamento del sistema in condizioni non stazionarie, ovvero lo studio del transitorio del sistema.

Avendo noi maggiore familiarità coi sistemi elettrici tratteremo lo studio del transitorio facendo soprattutto riferimento alle reti elettriche (in ogni caso le conclusioni che trarremo saranno valide per sistemi di qualsiasi natura, non bisogna dimenticare che spesso sistemi diversi da quelli elettrici si studiano attraverso l’analogo elettrico).

 

Quando in una rete elettrica qualsiasi si passa da una condizione di funzionamento ad un'altra, sia per una variazione delle f.e.m. o delle correnti impresse dai bipoli attivi (generatori di tensione e corrente), sia per una variazione del valore dei parametri caratteristici di alcuni bipoli passivi che la costituiscono, si verifica sempre una situazione transitoria durante la quale i valori della tensione e della corrente nei vari rami si modificano passando da quelli preesistenti a quelli finali o di regime.

Durante tale fase sia la tensione che la corrente possono assumere valori anche notevolmente differenti da quelli di regime e provocare sollecitazioni dielettriche, magnetiche, termiche, meccaniche che è necessario conoscere sia per un corretto dimensionamento dei singoli componenti, sia per controllare che non si verifichi un funzionamento instabile della rete stessa.

 

Lo studio dei fenomeni transitori può essere condotto con metodi del tutto generali (ad esempio utilizzando le equazioni differenziali), applicabili quindi anche a campi differenti dall'elettrotecnica. Noi tratteremo il metodo operazionale della trasformata di Laplace ed il metodo della funzione di trasferimento particolarmente idonei all'analisi dei transitori nei sistemi elettrici oltre che propedeutici allo studio dei controlli automatici.

Transitori elettrici
Programma per la classe quarta
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