Le perdite nel ferro del nucleo di una macchina elettrica sono dovute all'isteresi magnetica ed alle correnti parassite. L'entità di tali perdite, riferite ad 1 [kg] di ferro, ammonta rispettivamente a:
Pis = Kis·f·BMa [W/kg] , a = 1,6 se BM < 1 [Wb / m2], a = 2 se BM ³ 1 [Wb / m2]
Pcp = Kcp·(Kf·f·BM)2 [W/kg] , dove Kf è il fattore di forma del flusso alternato.
In tali espressioni BM è il valore massimo dell'induzione alternata, Kis e Kcp sono due costanti dipendenti dal tipo di mezzo ferromagnetico.
Entrambe le perdite si possono riassumere nell'espressione:
Si tratta di una espressione empirica, dove Cp è
la cifra specifica di perdita che rappresenta le perdite
in 1 [kg] di ferro quando la frequenza vale 50 [Hz]
e l'induzione massima vale 1 [Wb/m2].
Come si vede, al fine di contenere le perdite ed avere quindi
un elevato rendimento, è importante conoscere la cifra
specifica di perdita della lamiera ferromagnetica dalla quale
si ricaveranno i lamierini impiegati per la costruzione del nucleo.
Allo scopo si esegue una adatta misura.
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