Coppia agente su di una spira immersa in un campo magnetico

Si immagini un circuito avente forma di spira rettangolare, libero di ruotare attorno all'asse verticale Nr, immerso in un campo magnetico di induzione B diretto ortogonalmente rispetto l'asse Nr e formante l'angolo a rispetto all'asse Ns ortogonale alla superficie delimitata dai lati del circuito. Se il circuito è percorso da una corrente I si avrà che, a causa dell'interazione tra il campo e la corrente nei lati, si svilupperanno sui quattro lati della spira quattro forze elettromagnetiche.

Più precisamente sui due lati di lunghezza a si avranno le forze Fv = a·B·I·sin(90 - a) mentre sui due lati di lunghezza l si avranno le forze Fr = l·B·I .

Mentre le forze Fv sono opposte sulla stessa direzione e quindi danno risultante nulla, le forze Fr sono opposte su due direzioni parallele e distinte e, quindi, danno luogo ad una coppia di valore C = Fr·b = l·B·I·a·cos(90 - a) .

Si osserva che l·a rappresenta la superficie delimitata dalla spira e, quindi, Fmax = B·l·a rappresenta il massimo flusso attraverso la superficie stessa (che si ha quando a = 0 ). Inoltre cos(90 - a) = sin(a) e,quindi, C = Fmax·I·sin(a) .

Si può quindi dire che la coppia si annulla quando la spira assume la posizione per la quale è massimo il flusso concatenato. Questa osservazione fatta nel caso particolare di una spira è valevole in generale, ovvero un qualsiasi circuito elettrico percorso da corrente, libero di muoversi o di deformarsi ed immerso in un campo magnetico, assume sempre quella posizione o quella forma per la quale il valore del flusso concatenato diventa massimo.

Analogamente, in un sistema isolato, due spire percorse da corrente tendono, se libere di muoversi, a sovrapporsi affinché il flusso magnetico concatenato risulti massimo.


Campi e circuiti magnetici
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